Non è semplice fare un’impresa; fare un giornale figuriamoci. Il CCE affianca l’editore nella predisposizione di business plan estremamente puntuali che tengono conto di tutte le variabili di costo e di ricavo, sulla base di simulazioni realistiche che consentono anche di definire con esattezza il fabbisogno finanziario, il punto di pareggio e, eventualmente, gli aggiustamenti che l’editore deve porre in essere in presenza di scostamenti rispetto alle previsioni. Nel condurre le valutazioni, in particolar modo delle start-up editoriali, teniamo conto dell’esperienza di vent’anni di lavoro e, conseguentemente della conoscenza dei centri di costo e delle relative dinamiche. Qualche volta le nostre previsioni hanno portato l’editore alla conclusione, per alcuni progetti editoriali, che non esistevano le condizioni di mercato che potevano reggere il progetto.
Il nostro compito infatti è di assistervi nel fare l’impresa, non nel farvi buttare soldi e tempo.

La valutazione delle testate giornalistiche, dei marchi e delle imprese editoriali richiede competenze specifiche che derivano dalla conoscenza del settore, dal valore delle transazioni registrate negli ultimi periodi e dall’applicazione delle tecniche peritali proposte dalla dottrina. Noi uniamo queste tre competenze, essendo stati diverse volte, ed a vario titolo coinvolti in questo tipo di attività di valutazione.
Non si tratta di un lavoro standardizzato, non abbiamo formule magiche, il nostro lavoro parte dall’analisi del bene oggetto di valutazione e delle dinamiche di mercato per definire in premessa l’ambito dell’oggetto dell’indagine di stima. Le nostre valutazioni richiedono dati e tempo, in cambio proveremo a quantificare il valore delle vostre testate, dei vostri marchi e delle vostre imprese avendo come unico obiettivo quello di definire un prezzo a cui il mercato può oggettivamente essere interessato ad acquistare. O, se state acquistando, il prezzo a cui giusto chiudere la trattativa

La nostra società assiste le imprese editoriali in possesso dei requisiti richiesti dalla legge nella presentazione delle domande di contributo diretto erogati dallo Stato.
I contributi diretti sono disciplinati dal decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e sono costituiti da contributi a fondo perduto a favore di giornali quotidiani e periodici a mezzo stampa e giornali on line. Essi sono erogati in misura percentuale sulla base dei costi sostenuti dall’impresa per la produzione del giornale, tra cui i costi di stampa e i costi del personale.
La nostra attività consiste nel valutare il possesso dei requisiti richiesti dalla legge da parte dell’impresa richiedente i contributi e la presentazione della domanda e della documentazione richiesta.